Lettera aperta pervenutaci dalla sede di Legambiente di Carrara:
Considerato che:
- il cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus), originario della Cina e introdotto in Europa nel 2002 in provincia di Cuneo, è stato segnalato per la prima volta in Toscana nel giugno 2008, in castagneti della provincia di Massa Carrara;
- il monitoraggio del Servizio META e del Servizio Fitosanitario Regionale ha rilevato un’ampia diffusione del cinipide nei castagneti di tutta la provincia (comuni di Aulla, Fivizzano, Fosdinovo, Carrara, Massa, Montignoso) e la sua diffusione nei castagneti toscani;
- l’infestazione da questo fitofago danneggia seriamente la produzione di castagne e lo stesso stato sanitario dei castagneti;
Preso favorevolmente atto che:
- il D.M. 30/10/2007 ha decretato la lotta obbligatoria al cinipide, già diffusosi in diverse regioni italiane;
- nella lotta al cinipide vi è già un’esperienza positiva della Regione Piemonte;
- come metodo d’elezione per la lotta al cinipide è stata individuata la lotta biologica mediante introduzione di un parassitoide, l’imenottero calcidoideo Torymus sinensis (mentre è sconsigliata la lotta chimica);
- la Regione Toscana, con i suoi Servizi, si è prontamente attivata, con un esteso monitoraggio, con l’avvio del controllo e con finanziamenti a favore di beneficiari pubblici e privati per la prevenzione e la lotta al cinipide (P.S.R. 2007-2013, misura 226) e per il recupero dei castagneti (misura 122);
- sono già stati effettuati, secondo il protocollo sperimentato in Piemonte, i primi lanci del parassitoide: nel 2010 in 5 località toscane (tra cui Castelpoggio) e nel 2010 in altre 21 località (tra cui Sassalbo, Taponecco, Antona);
- è già stata attivata, a Camporgiano, l’area di moltiplicazione per l’allevamento dell’antagonista naturale del cinipide, onde poter disporre degli insetti utili da lanciare nei castagneti infestati e sono previste altre due aree di moltiplicazione;
Consapevoli che:
- la lotta al cinipide dovrà protrarsi parecchi anni, considerato che il suo prerequisito (l’allevamento del parassitoide per la lotta biologica) richiede 2-3 anni;
- è dunque prevedibile che i danni economici e fitosanitari derivanti dall’infestazione dei castagneti si protrarranno ancora per diversi anni;
Esprimiamo:
- vivo apprezzamento per la strategia e le azioni messe in atto a livello regionale;
Chiediamo:
- di intensificare al massimo gli sforzi per combattere il cinipide del castagno e per avviare il recupero dei castagneti danneggiati.
Carrara, 13 luglio 2011
Legambiente Carrara
la presidente del circolo
Mariapaola Antonioli
Tel. 0585 841592; 328 7323793
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