Una poesia che credo rispecchi bene come sia cambiato, e purtroppo, in modo irreversibile il modo di parlare della gente carrarina. Mentre fino a pochi decenni fa il dialetto era la lingua primaria, parlata da tutti, oggi è diventata non solo una rarità, ma quasi un sinonimo di arretratezza culturale e sociale.
I arcordi del nonò Quand anc’amò aier ninin a m’arcord che a fev la picina! Con ‘l codet bianch, e ‘l grembiulin a n volev andar a scola la matina! P’rcos la maè a m sf’niv tra i detati, e i p’nsierin al dizev che aier dur! Che an là seguiv! Ma me a capiv sol ‘l cararin. Se un i parlav l’italian tuta la zenta al mirav stort o ier un pret, opur un’egizian ses da un barch, zu al port! Ma dop pogh, tut iè cambiat se t parlav ‘n cararin!...Anatema! T’er un grezzon, un disgraziat nemanch t tirass una biastema! L’accent i Apui i s’han lasat! Sfidand i roman, e la paura noialtri, via a l’abian butat! Come lozz, ‘ntla spazatura! Ozidì l’ngles iè d moda me che a n’l so, p’r tuti a son un pes ma an l’mpar! A magn anzi na boda a v’l zur! A parl anzi ‘l masses! |
I ricordi del nonno Quando ero piccolo mi ricordo che facevo la 1° elementare con il colletto bianco e il grembiulino non volevo andare a scuola la mattina Perché la maestra mi sfiniva tra i dettati e i pensierini diceva che ero duro,che non la seguivo Ma io capivo solo il carrarino. Se uno parlava l’italiano tutti lo guardavano storto o era un prete, o uno straniero sbarcato da una nave giù al porto! Ma dopo poco è cambiato tutto se parlavi in carrarino … Anatema! Eri grezzo, un disgraziato nemmeno se tirassi una bestemmia! L’accento gli Apui ci hanno lasciato! Sfidando i Romani e la paura noi lo abbiamo buttato via! Come immondizia nella spazzatura! Oggi di moda è l’inglese io che non lo so, per tutti sono un peso ma non lo imparo! Ingoio anzi una rana ve lo giuro! Parlo anzi in massese. |
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