Il Calendario Nazionale prevede il passaggio al digitale terrestre in Toscana entro il I semestre 2012 ma il Ministero dello Sviluppo Economico sta valutando l'anticipo a giugno 2011: la data quindi si avvicina, ma siamo veramente pronti per lo swich-off della tv analogica?
Cosa rischiano i nostri paesi a monte? Non possiamo dare per scontate le questioni tecniche ( le caratteristiche morfologiche del territorio hanno ostacolato la copertura totale e/o di qualità anche per la tv analogica, come sarà col digitale?) e culturali (come si approccia la popolazione anziana a questo cambiamento?).
A suo tempo, in qualità di Consiglieri di Circoscrizione Monti, ci siamo occupati dell'applicazione della banda larga e dei problemi connessi alla sua attivazione nei nostri paesi a monte, riscontrando ritardi che, se per tempo valutati, sarebbero potuti essere evitati. Oggi temiamo potrebbe ripetersi la stessa situazione con lo swich off del sistema tradizionale di collegamento audiovisivo pubblico e il relativo switch on del digitale terrestre! Quindi, accanto ai vantaggi che con l'intervento del digitale terrestre si avranno: miglior qualità immagine-audio, possibilità di programmi interattivi, possibilità di usare la televisione per utilizzo di servizi di informazione di pubblica utilità, riduzione dell'inquinamento elettromagnetico (il digitale terrestre richiede una potenza di trasmissione inferiore di quella analogica); ci sono una serie di aspetti, sia istituzionali sia tecnici, che vanno gestiti con attenzione.
La nostra preoccupazione ci porta a richiamare l'attenzione degli amministratori locali e tecnici di competenza per valutare i rischi sia per gli utenti sia per gli operatori del settore e per mettere tutta la popolazione in condizione di essere pronta per quel momento, valutando quindi con attenzione i seguenti punti:
- Come informare i cittadini, soprattutto gli anziani. Considerare quindi la possibilità di programmare un'efficace campagna di informazione, con attività porta a porta tramite associazioni di volontariato e/o con progetti scolastici, preparando i ragazzi in modo che essi possano fare da tramite con le loro famiglie sensibilizzandole ai vantaggi che questa innovazione porta e facendo loro conoscere i meccanismi di funzionamento di decoder e televisori di nuova generazione.
- Sostegno alle emittenti locali che costituiscono un patrimonio culturale in quanto garantiscono la pluralità dell'informazione e servizi di utilità alla cittadinanza ( se le emittenti locali si vedono costrette a vendere le loro frequenze alle grandi realtà della telecomunicazione corriamo il rischio di andare in contro ad un unico modello culturale).
- Regolamentare i siti di trasmissione e formare in modo adeguato antennisti e operatori. I problemi tecnici sono superabili ma costosi: serve un decoder ma anche un impianto di antenna tv adeguato e la verifica della presenza e della qualità del segnale digitale: quindi bisogna siglare un accordo per tutelare i meno abbienti e i pensionati.
Infine, si dovrebbe collaborare con la Commissione Cultura del Consiglio regionale della Toscana che, in vista dello switch off, presenterà una Risoluzione in Consiglio contenente un’ipotesi di Road Map con le principali tappe per arrivare al momento del passaggio. Ritengo che un tale percorso possa evitare disagi che non devono ricadere su nessuno e in particolare su fasce di cittadini inconsapevolmente piu' deboli.
Corsi Simonetta, Musetti Mario
Consiglieri di Circoscrizione Monti, Partito Democratico
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