Ieri mattina è stato effettuato a Castelpoggio il lancio del Turymus, l'antagonista naturale del Cinipide, primo intervento in assoluto effettuato in Provincia di Massa-Carrara. Una folta delegazione ha partecipato all'importantissimo intervento: i signori Battelli e Albertosi per la Provincia, Simonetta Corsi e Mario Musetti consiglieri circoscrizionali del PD, Emiliano e Marco per Castelpoggio e Noceto, una delegazione dell'Unione Comuni Alta Versilia, i tecnici dell'ARSIA, della Regione Toscana e dell'Università di Torino. Questi ultimi hanno portato gli insetti antagonisti dal Piemonte e materialmente li hanno liberati sulle galle di un castagno malato alla nostra presenza.
Le provette ed il lancio (Clicca per ingrandire)
Sono stati lanciati 110 femmine già fecondate e 55 maschi. Ogni femmina deporrà le uova su una galla di Cinipide e le larve che nasceranno mangeranno quelle del nemico numero uno dei nostri castagni. La prossima primavera dalle galle secche usciranno altri insetti del Turymus che continueranno a diffondersi seguendo la stessa direzione di propagazione che ha avuto il Cinipide in questi due anni, da Castelpoggio, luogo dei primi avvistamenti, verso sud ed est. Sarà importante nei prossimi anni non bruciare le galle secche perché cosi facendo si ucciderebbe l'antagonista impedendone la propagazione.
Il Turymus sulla foglie appena dopo il lancio(Clicca per ingrandire)
In Piemonte, la regione da dove probabilmente è partito il primo focolaio, questo tipo di lotta biologica sta avendo successo, si sta rivelando il sistema più efficace, ecologicamente sostenibile, ed economico che la scienza ha individuato per contrastare il Cinipide. Tra qualche anno cominceremo ad avere dei riscontri, nel frattempo la forestale e gli altri organi competenti monitoreranno la situazione anche attraverso le segnalazioni che perverranno dai castanicoltori.
La folta delegazione (Clicca per ingrandire)
Tenerano, Viano, dalla spolverina a Marciaso, Pulica, Bedizzano, Bergiola, e Marina di Carrara oramai penso tutto il comprensorio che gira attorno al Sagro, gli unici boschi che ho trovato sani sono quelli spezzini oltre la Foce.
Se non si prende di petto il problema mi sa che di castagne se ne mangeranno poche.
Scritto da: Sergio | 11 luglio 2010 a 23:33
anche al vergheto sul lato di colonnata, il bosco è devastato dalla cinipide .
Scritto da: matteo | 01 giugno 2010 a 16:49