Come già detto in precedenza, tra la metà del 1700 e l’inizio del 1800, Carrara conosce una forte crisi nel commercio dei marmi, che provocherà il fallimento di molti “nuovi ricchi” ovvero quelle persone che sfruttando l’enorme richiesta di marmo che si era verificata nei decenni precedenti, avevano investito tutto quello che possedevano, con la speranza di potere cambiare per sempre il tenore economico della propria vita. Questa profonda crisi del commercio lapideo, colpirà in modo significativo anche le storiche famiglie del settore, che grazie alla loro solidità finanziaria riusciranno a sopravvivere, ma capiscono che occorre diversificare i loro interessi economici in altri campi. Sarà proprio la gravissima carestia che colpirà tutta l’Europa attorno alla metà del 18° secolo a dargli l’idea su cosa, e dove investire. Anche se a prima vista potrebbe sembrare un paradosso, furono proprio le migliorate condizioni di vita della popolazione a provocare questa penuria alimentare, che causò migliaia di morti per fame o malattie, derivate dalla malnutrizione, soprattutto tra le donne e i bambini.Gli storici hanno accertato che per buona parte del 1700, in Europa si registrò un aumento considerevole della popolazione, dovuta a diversi fattori come la scomp
arsa della peste, che pur rimanendo endemica non si ripresentava ciclicamente come nelle ere passate. Le guerre poi, che in passato erano state devastanti per i massacri e le razzie compiute dagli eserciti invasori sulle popolazioni inermi, anche se non del tutto scomparse, erano molto meno cruente e frequenti. Anche le condizioni igieniche erano migliorate contribuendo ad allungare la vita media della popolazione, ma per contro, questi miglioramenti non furono significativi in un campo vitale come l’agricoltura. La probabile causa scatenante fu quasi certamente un’annata sfortunata per i raccolti, dovuta a siccità o eccessiva piovosità, ma gli esperti non escludono anche qualche infestazione di parassiti dovuta a un aumento anomalo di temperatura e umidità del clima. I prezzi delle poche derrate alimentari aumentarono spaventosamente, impedendo, di fatto, il loro acquisto a una stragrande parte della popolazione, che diventò in breve tempo, preda di malattie legate alla scarsa alimentazione. Le vittime principali furono i bambini che si ammalarono in massa di una malattia con un nome impronunciabile Kwashiorkor (bambino rosso) purtroppo ancora oggi presente dei paesi del terzo mondo, che comprende anemia, dissenteria, avitaminosi, rachitismo ecc. e che porta in breve tempo alla morte. Si pensa che questa carestia in Europa ebbe la conseguenza di dimezzare una generazione. (continua pag2)Il nostro medioevo di Enzo De Fazio
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