La tradizione del pane benedetto a Castelpoggio e antichissima. Prende origine dalle Confraternite del paese (dette anche Compagnie), in particolare la Confraternita del SS. Sacramento e la Confraternita del Rosario, quest'ultima confluita poi nella prima come sessione femminile.
Oggi
La mattina di Pasqua gli uomini prima di entrare in chiesa pagano il pane segnandosi in un apposito registro, la stessa cosa fanno le donne il Lunedì dell'angelo. Dopo le due funzioni viene benedetto il pane e distribuito in ordine alfabetico. Da qualche anno il pane viene distribuito nel tutto insieme il solo giorno di pasqua.
Il pane
Il pane pasquale è sacro per i castelpoggini, viene maneggiato come se fosse un ostia consacrata, va mangiato tutto senza sprecarne nemmeno una briciola. Viene preparato secondo l'antica tradizione e per questo, o forse perché benedetto, non diventa mai posato ne fa muffa anche dopo diversi mesi. Viene impastato e cotto nell'antico forno a legna non nei classici filoni ma a forma di grosse pagnotte rotonde.
La storia
Uno dei primi documenti che accenna al pane benedetto si ha in una relazione della Confraternita del SS. Sacramento risalente al 1798, riguardo uno degli obblighi da adempiere: "Distribuzione del pane benedetto (8 secchie di grano) con un pezzo di agnello bollito il primo giorno di Pasqua ai Confratelli Poveri del paese". La distribuzione poco dopo probabilmente venne estesa a tutti i confratelli indistintamente ma con il meccanismo dell'appello nominativo dopo determinate funzioni.
" La priora grossa leggeva i nomi dalla "tavola" (elenco su tavola di legno) e le presenti rispondevano "Ave Maria". Le assenti venivano segnate e a fine anno a Pasqua davano una offerta. Per gli accompagnamenti delle consorelle defunte l'appello veniva fatto al cimitero. E' ancora in vigore l'uso che la mattina del secondo giorno della Pasqua di Resurrezione viene distribuito un pane benedetto alle consorelle, le quali, prima di ritirarlo, "pagano la tavola", una espressione locale che equivale a mettersi in regola con i contributi dovuti."
da Castelpoggio. Un paese del comune di Carrara con mille anni della sua storia" di Don Angelo Ricci. Edizioni Centro Studi storia locale, 1984
"Gli iscritti al SS. Sacramento dovevano partecipare a determinate funzioni, ognuno con la propria cappa bianca. Le funzioni obbligatorie erano concentrate durante le feste, ai trasporti dei confratelli, alle processioni ed in particolare alla processione che si faceva la terza domenica di ogni mese di fronte alla chiesa. Ogni volta il priore faceva l'appello ed i gettoni di presenza sulla tavola producevano la classifica che determinava l'ordine di chiamata per ritirare il pane. La mattina di Pasqua oltre al prezzo del pane si pagava per ogni assenza due soldi o un ventino, in più sul prezzo base. Insieme al pane veniva distribuito anche un pezzo di montone o agnello con un ramo "d'Orbacc" (di alloro) in mezzo. "
da un intervista a Pucciarelli Andrea
Commenti
Puoi seguire questa conversazione iscrivendoti al feed dei commenti a questo post.