La foto di Lut anche se scattata poche settimane fa è un ritratto di come dovevano essere non molti anni fa le aie di Castelpoggio all'arrivo della stagione calda.
Foto di Lut 2009 (clicca per ingrandire)
I materassi di lana ormai sostituiti da tecnologici giacigli ortopedici ogni anno dovevano essere aperti tra primavera e fine estate; la lana veniva lavata se necessario, lasciata al sole e all'aria aperta poi cardata a mano per districare i nodi e ridare vigore ai fili del prezioso tessuto. La fodera veniva lavata e poi riempita nuovamente con la lana rivitalizzata dal trattamento.
Ma i materassi di lana per alcuni erano un lusso, gli anziani del paese ricordano e raccontano dei materassi di Erba ma anche di quelli di "cartozzi" che, dicono, erano molto più comodi dei primi. Le fodere venivano riempite con le foglie di mais (cartozzi), ogni anno venivano cambiate con foglie nuove scelte con cura tra le più tenere in basso alla pianta.
mio padre faceva il materassaio e ricordo che lo aiutavo a fare i materassi di lana e d'erba, chiedo a chi lo sa di che tipo di erba erano fatti i materassi. ricordo che si comperavano le trecce d'erba secca ritorte che poi dovevano essere dipanate compito che spettava a me o mio padre. per favore rispondetemi su email
Scritto da: omero erdfeld | 07 giugno 2012 a 17:31