Il 17 febbraio 1554, Alberico I Cybo Malaspina diventa il signore di Massa e di Carrara. Il giovane marchese genovese, ha soltanto ventidue anni, ma gode della protezione dell'Imperatore Carlo V che gli concede i territori di Carrara, Massa, Lavenza, Moneta, Castelpoggio, e le loro dirette pertinenze.
Alberico mostra subito di possedere un carattere di ferro, e di sapere esattamente come amministrare il suo pur minuscolo regno, cosi i carraresi, da secoli avvezzi alla più larga autonomia nell'uso del potere comunale, vedono ridimensionato la loro autorità decisionale, ottenuta però politicamente, senza l'uso di qualsiasi tipo di repressione o costrizione militare.
Il marchese cerca di apparire un signore capace di proteggere e amministrare con saggezza il suo popolo, in cambio però della totale accettazione da parte di esso del suo potere assoluto. Si circonda di artisti e letterati che diano lustro alla sua persona ed ai suoi possedimenti, che cerca in tutti i modi di valorizzare, e fare apparire più belli e importanti di quanto siano in realtà, e per farlo non esita a tentare di far credere che risalgano addirittura al Giudizio Universale, ricorrendo all'aiuto di un frate, valente scrittore, Agostino Superbi, che ne canterà le lodi in un documento ancora conservato all'Archivio di Massa..
Comincia poi con il modificare profondamente il tessuto urbano della città di Carrara, con la costruzione della seconda cinta muraria, molto più estesa e possente di quella precedente. Essa e composta da ben sette bastioni, e da cinque porte, tre delle quali realizzate con stili architettonici monumentali, costruisce poi una nuova grande piazza davanti a palazzo Diana, con caratteristiche completamente nuove e molto più moderna, di quella davanti alla chiesa di S.Andrea, che per secoli era stata il centro cittadino. L'attuale Piazza Alberica, viene infatti costruita con criteri estetici, ma sopratutto logistici e pratici, come la possibilità di fare il mercato in uno spazio molto più ampio e comodo di quello offerto dalla vecchia “piaza drent” ( piazza del duomo) per rendere il tutto ancora più funzionale costruisce una nuova strada larga e diritta, contrariamente ai canoni del tempo, la via Alberica (l'attuale Loris Giorgi). (continua a pag2)
Vedi anche "La targa in marmo di Alberico I Cybo-Malaspina a Castelpoggio
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