(segue da pag1) Con l’accusa di stregoneria, furono perseguite migliaia di povere donne, la metà delle quali appena bambine, la quasi totalità di basso livello sociale, alcune semplicemente perché levatrici, o esperte erboriste, professioni che davano fastidio alle corporazioni dei medici ed ai chierici dei conventi, ma erano in pericolo anche donne che avessero semplicemente la capigliatura rossa, o bambine malformate, o che soffrissero d’epilessia, bastava una semplice delazione, fatta magari per invidia, per far partire l’accusa di stregoneria. Si arrivò persino a codificare il modo della loro cattura e interrogatorio, che doveva avveniva così:
Quattro soldati prelevavano di sorpresa la malcapitata (altrimenti poteva volare via a cavallo di una scopa) e la infilavano in una cesta, che era trasportata senza che toccasse terra, perché si credeva che la strega toccando terra aumentasse il suo potere, arrivata nel luogo dove sarebbe avvenuto l’interrogatorio, era denudata e depilata su tutto il corpo, alla ricerca del “segno del Diavolo”, in pratica quel punto ”… a volte solamente un neo di forma strana”, … che segnalava chiaramente il patto con il Diavolo, se non era visibile dopo averla bendata si cominciava a pungerla con un punteruolo, perché il punto era indolore e non sanguinava. Questo trattamento poteva durare ore, o addirittura giorni, se non lo si trovava, com’era ovvio che avvenisse, si passava al vero e proprio interrogatorio, effettuato da frati Domenicani, Cistercensi, o Francescani, che gli chiedevano di confessare che era una strega, e chi fossero i suoi complici. Fu Papa Innocenzo IV ad autorizzare l’uso della tortura nei tribunali ecclesiastici, per i reati di stregoneria, ed l’eresia, che erano considerati reati “speciali” per la loro gravità, e quindi andavano perseguiti con estrema durezza, anzi proprio per l’interrogatorio delle streghe furono inventati degli strumenti di tortura particolari, che mutilavano proprio le parti sessuali delle poverette, per infliggere oltre al dolore, anche un’umiliazione psicologica. Uno dei più terribili era la pera: questo strumento di solito in bronzo, aveva proprio la forma del frutto di cui portava il nome, veniva infilato a forza in uno dei due orifizi della condannata, poi, tramite una vite lo si faceva espandere aumentando enormemente il suo volume, degli uncini posti sulla sua punta provocavano un atroce dolore, che il boia provvedeva ad aumentare girando l’attrezzo, e infine strappandolo con violenza, operazione che provocava spaventose lacerazioni che spesso portavano alla morte.
Altro terribile strumento di tortura era il ragno, una speciale pinza che serviva a strappare i seni della malcapitata, e che per rincarare la dose, spesso veniva usata arroventata, era frequente anche l’uso del cavalletto, e della piramide, il primo, aveva la parte superiore della trave tagliente, dove si poneva a cavalcioni, nuda, la presunta strega, con un grosso peso legato ai piedi, per un tempo che poteva superare le quaranta ore, stessa cosa si faceva con il secondo, anche se al posto del taglio vi era una punta..
Immagine tratta da un verbale, pubblicato su wikipedia, di un
processo ad una presunta strega poi arsa sul rogo (Clicca sull'immagine
per ingrandirla)
diffusa la credenza che il Diavolo aiutasse le streghe a non sentire il dolore, di qui l’invenzione di metodi di tortura sempre più terribili e efferati. Una volta accusata la poveretta non aveva via di scampo, se confessava, veniva condannata, se non lo faceva, sicuramente sarebbe morta fra i tormenti, e se avesse confessato e fatto la abiura, sarebbe stata considerata come rea confessa, e quindi condannata. Si hanno notizie di veri e propri tribunali itineranti, composti da frati inquisitori, boia, soldati, e strumenti di tortura, che, finanziati dalla Chiesa, si recavano nei piccoli borghi, e dopo una messa solenne, con una trascinante predica si invitava la gente a denunciare le presunte streghe, che, come veniva loro detto, potevano essere presenti anche all’interno del proprio nucleo famigliare. Ipocritamente poi, il tribunale ecclesiastico essendo in odore di “santità”, non era autorizzato a emettere, ed eventualmente eseguire, alcun tipo di sentenza, per cui, dopo l’interrogatorio, la malcapitata veniva consegnata all’autorità civile, il così detto “braccio secolare”, che aveva la facoltà di giudizio, ma siccome il reato di stregoneria ed eresia, era contemplato anche nel diritto civile, la sentenza nella totalità dei casi era la morte, mentre l’Ordine dell’inquisitore, incamerava tutti i beni della condannata e della sua famiglia, pratica questa che porto alcuni Ordini monastici a possedere ricchezze immense. Per eseguire la sentenza di solito si usava il rogo, ma in alcuni casi le streghe venivano anche “segnate sopra il soffio”, questa terribile pratica era originata dalla credenza che solo dissanguando la strega, questa avrebbe perso del tutto la sua facoltà di nuocere, maledicendo magari i suoi persecutori, per farlo si incideva profondamente il labbro superiore fino al naso, lasciandola poi dissanguare lentamente. Molti studi sono stati fatti per cercare di capire il motivo di questo feroce accanimento contro le donne, le teorie più accreditate dicono che l’origine debba ricercarsi nella volontà di colpire coloro che erano considerate le guida della comunità, le depositarie di antiche credenze che si voleva fortemente sradicare, non ha caso il Diavolo, che prima era un’entità astratta, in quel periodo si cominciò a raffigurarlo con corna e zampe di caprone, una chiara allegoria dell’antico dio dei boschi Pam, altra ragione era quella di considerare il corpo femminile, e la sua sessualità, come la principale causa di corruzione morale, quindi da mortificare in ogni modo. Il numero delle donne torturate e uccise non è noto, anche perché molti archivi di tribunali furono distrutti dalle stesse autorità ecclesiastiche, che temevano giudizi impopolari, ma si calcola che in tutta Europa non furono meno di mezzo milione. Questa era oscura, che durò oltre tre secoli, è ancora più orribile se si pensa che queste terribili sofferenze furono inflitte a persone totalmente innocenti, e in nome di Cristo, proprio da coloro che dovevano diffonderne e osservarne gli insegnamenti di amore e carità.
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Scritto da: casino online | 19 luglio 2011 a 14:49
Come al solito sempre noi donne dobbiamo pagare per tutti!
Scritto da: rosa | 04 marzo 2009 a 11:58