In paese serpeggia preoccupazione per l'ampliamento del Parco Regionale delle Alpi Apuane, la ridefinizione dei confini dovrebbe interessare tra l'altro la maggior parte delle zone coltivate che circondano Castelpoggio. Non c'è dubbio che sulla carta il parco non può che giovare all'economia ed al turismo della frazione, ciò nonostante si sta consolidando una vasta area di dissenso. La gente lamenta le poche opportunità che il parco sino ad oggi ha dato al paese, cita esempi come l'ufficio informazione del parco che ogni anno rischia la chiusura e sta in piedi solo grazie ai volontari di Legambiete. Vede l'enorme quantità di eventi organizzati dal parco nella lucchesia contro la praticamente nulla presenza qui da noi. Altri guardano con sarcasmo il pannello informativo in Piazza Ricci Primo ancora vuoto dopo due anni dalla sua installazione. A tutto questo si aggiunge la paura di perdere la proprietà effettiva dei propri terreni, di essere imprigionati da una valanga di divieti e regolamenti. La gente di Castelpoggio necessita una chiarimento urgente su questo argomento e soprattutto certezze che gli ettari inclusi nel parco si portino dietro investimenti direttamente proporzionali e onnicomprensivi degli arretrati di questi anni di immobilità.
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