Una "copia" del domumeto che attesta la millenaria storia di Castelpoggio è esposta nella Chiesa del paese, ecco la foto ed il testo del documento:
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In nome del Signore Iddio e nostro Salvatore Gesù Cristo.
Essendo imperatore augusto per grazia di Dio Terzio Ottone, nell'anno secondo del suo impero propizio, il Signore, il 30 marzo ind.II si riconosce con buona fede essere stato contratto uno scambio che stabilisce la validità del vicendevole acquisto ed obbliga al vincolo i contraenti.
Piacque cosi "bona contra voluntatem," fra il Signor Gofifredo Vescovo della Santa Chiesa di Luni ed il sacerdote Bonizone dell'Ordine della stessa Chiesa e figlio di tal Martino, che ha dichiarato di vivere per nascita la legge dei Longobardi, che nel nome di Dio debbano dare, come finora hanno dato e consegnato a vicenda l'un l'altro a titolo di scambio.
Per primo ha dato lo stesso Gofifredo Vescovo allo stesso sacerdote Bonizone a titolo di scambio una pezza di terra per una prima parte costituita da monte e bosco di diritto della stesso Vescovo, che sembrano essere nel luogo dove si dice Monte Volpiglione, che è misurato giusto sei iugeri; per una seconda parte a quello attaccata, la terra Corficianese, per una terza parte dalla Casa di Poico ed infine per una quarta parte da una terra Avenzese.
Tali parti sono l'una e l'altra confinanti e con esattezza corrispondono alle misure predette.
A sua volta il Signor Gofifredo Vescovo riceve da parte del sacerdote predetto Bonizone, a titolo di scambio, una proprietà migliore e più ampia, come vuole la legge, fatta di 3 mansi e 2 pezzi di terra arabile di diritto dello stesso scerdote Bonizone.
Di questi mansi 2 sono posti nel luogo che è detto Vulporio, il terzo nel luogo laddove si dice Caniparolo e tutte e due la pezze di terra, una fra la città di Luni, l'altra fuori vicino al muro della città sotto San Pietro e già i 2 mansi el predetto luogo Vulporio sono retti da Stanzio Massaro per giusta misura.
Come l'ordine della legge richiede ad effettuare questo scambio furono presenti Rainardo Sacerdote ed il preposto Giovanni custode dello stesso Vescovo, mandati dallo stesso Signor Gofifredo V. da lui diretti insieme a buoni uomini estimatori che stimassero le stesse proprietà: Ingo figlio di Alberto con Cunimondo figlio di tal Benzone, Selverado figlio di un tale Finzone.
Compiuto in Carrara con buon esito.
In questa pagina di scambio da me fatta ho sottoscritto io Vescovo Gofifredo.
Io Rainardo Sacerdote della Chiesa di Luni fui mandato come sopra.
Io Giovanni preposto fui mandato come sopra
Io Ingo sulle stesse cose mi accostai e feci stima.
Io Cunimondo sulle stesse cose mi accostai e feci stima come sopra.
Firmato dalle mani di Sigezone e Gisone testimoni che vivono secondo la legge dei Longobardi.
Firmato dalle mani di Bonizone figlio di un tale Fdelberto di Veleno figlio di un tale Martino e di Pietro figlio di altro Pietro tutti testimoni che vivono secondo la legge Romana.
Io Bonabroca Notaio questa copia sottoscrissi
Io Bernardo notaio e giudice, legislatore del sacro palazzo questa carta di scambio dopo la cessione completai e consegnai
997 marzo 30, ind. II
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