Una chiacchierata con il maggior esperto in materia, l'eclettico studioso Sergio Marchi è bastata per riempire la redazione della Gazzetta di Castelpoggio di curiosità e voglia di scendere per i vicoli alla ricerca di nuovi Tavolieri tra le pietre di arenaria ed i marmi del paese.
I tavolieri da gioco incisi su pietra, come spiega il signor Marchi, sono antichi giochi da tavola usati fino agli anni 50 nei nostri paesi come passatempo ludico ma anche momento di aggregazione. Nei nostri borghi li troviamo scolpiti su muretti, scale, pavimenti di piazze ed aie. Nascono in epoca primitiva e rappresentano varie tipologie di gioco quali la Tria, il Filetto con diagonali, il Filetto senza diagonali, l'Alquerque (arrivato a Genova dall'Egitto via Spagna insieme ai mercenari della Compagnia catalana), il gioco del lupo e delle pecore (di origine celtica).
L'esemplare conservato meglio è il filetto senza diagonali in località "Castello":
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Il gioco dell'alquerque in località "Capannaia", l'unico esemplare se si escludono quelli molto rovinati o di dubbia interpretazione. Purtroppo ne è stata salvata da una ristrutturazione solo una metà:
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La storia dell'alquerque
"Il più antico di questa specie di tavoliere, trovato nel tempio funerario di Seti I, presso il villaggio di Giuna, nella zona di Tebe Ovest, in Egitto, risale al XIV° Secolo a.C. Furono gli Arabi durante le loro espansione nell'area mediterranea, a portarlo in Europa, nell'ottavo secolo. Fu precisamente, in terra spagnola che il tavoliere acquisto tanta fama che, ancora oggi, il termine alquerque serve per designare un intera categoria di giochi della sua specie. Ma perché il nome di alquerque ? Esso non è altro che una storpiatura dell'antico nome arabo, el-quirkat, che non significa altro che "il quadrato". (...) Durante le guerre per la "Reconquista" della penisola Iberica da parte degli Europei, furono i Catalani i primi a venire in contatto con questa realtà ludica del mondo arabo. (...) Nel 1307,all'atto dello scioglimento dell'ordine dei Templari, uno di questi, Ruggero da Flor, riunì una compagnia di valenti soldati, fra i quali si distinsero, in particolare, quelli di origine catalana. (...) la Compagnia Catalana. Per il loro ardimento e la loro capacità militare, essi vennero presto richiesti da vari Stati e Signorie d'Europa, dove diffusero il gioco"
Tratto da un testo gentilmente concesso dal dottor Sergio Marchi
Il filetto con diagonali in località "Castello":
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Filetto senza diagonali in località "Castello", nella piazza in fondo a Via Venturelli, purtroppo una colata di cemento lo ha rovinato parzialmente:
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Altro filetto senza diagonali in località "Miaterra", Via Trento:
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Frammento del gioco della Tria, in località "Castello", nella piazza in fondo a Via Venturelli:
Tra le piastre in arenaria delle piazze e della aie del paese ci sono altri tavolieri molto consumati dal tempo, a volte quasi impercettibili, chi volesse approfondire l'argomento può contattarci.
Tavoliere Rotondo ? (una nuova scoperta ? clicca per saperne di più)
Nuovo Tavoliere alla Capannaia
Ringraziamo vivamente Sergio Marchi consigliere di Italia Nostra
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