Castelpoggio è da molte fonti citato come "antica sede di bellicosi anarchici", altre le attribuiscono un sezione anarchica attiva fin dal 1874 ma notizie più certe sull’attività anarchica in paese si hanno verso il 1890. In quell'anno Roberto Nicolini avrebbe fondato la sezione anarchica di Castelpoggio.
Nicolini fervente anarchico di 30 anni era di Fivizzano ma si era stabilito a Castelpoggio dove lavorava come calzolaio. La sede della sezione era ubicata nella sua abitazione presa in affitto in Via della Torre. Le motivazioni che animavano i rivoluzionari, o come li definiva lo stato "associazioni di malfattori" erano il malcontento provocato dal fiscalismo, dal militarismo, i pesanti dazi, la corruzione dei politici, le cattive condizioni di lavoro e l'avversione per la monarchia. La prima apparizione concreta degli anarchici castelpoggini fu la partecipazione alla conferenza pubblica del 27 dicembre 1893 tenutasi in località Piana di Maggio dal famoso avvocato anarchico Luigi Molinari. Pochi giorni dopo la conferenza scoppiarono i moti anarchici carraresi, precisamente nella notte tra l’8 ed il 9 di Gennaio 1894 e si protrassero fino al 19 gennaio. Durante quei giorni Carrara fu messa in stato d'assedio ed anche a Castelpoggio fu istituito un presidio militare di 8 alpini comandati dal tenente Oglietti. Nonostante la presenza militare nella sera del 13 gennaio un gruppo di 12 uomini di Castelpoggio guidati da Roberto Nicolini e Silvio Secchiari si radunò in paese reclutando altri uomini, la maggior parte armati, un fucile venne pure sottratto con l'inganno anche al parroco Don Giovanni Cattani ed un altro con la forza se lo fecero consegnare dal mezzadro Pucciarelli Lorenzo. Il gruppo si ingrossò ancora passando da Noceto e Gragnana e si diresse verso Carrara. La stesso scenario si delineò in molti altri paesi a monte ed in tutte le località di Carrara. Ci furono scontri cruenti fra i dimostranti ed i carabinieri aiutati dalle forze dell'ordine supplementari impegnate sul territorio. Il gruppo partito da Castelpoggio trovò alla Padula un posto di blocco, ed fu costretto a deviare verso il monte D'arma, non si sa se riuscirono a raggiungere Carrara ed a partecipare attivamente ai moti. Sta di fatto che dopo alcuni giorni 14 nostri compaesani furono arrestati e condannati il 10 marzo dello stesso anno dal Tribunale di guerra di Massa. Le porte del carcere si chiusero dietro a questi uomini, per Nicolini Roberto ci fu la pena più pesante, 16 anni, per gli altri da 1 a 5 anni. Quelli che ebbero la pena più lunga furono internati ad Alghero, sull'Isola d'Elba, a Oneglia in Liguria oppure a Civitavecchia.
L'elenco dei bellicosi anarchici Castelpoggini condannati e le loro pene:
Cappelli Paolo di Domenico di 20 anni, contadino. Condannato a 3 anni e 9 mesi.
Conserva Andrea fu Giovanni di 28 anni, contadino. Condannato a 4 anni e 6 mesi.
Fantoni Ferdinando fu Domenico di 29 anni, scalpellino. Condannato a 4 anni e 6 mesi.
Giromini Raffaele fu Giovanni di 40 anni, contadino. Condannato a 1 anno e 8 mesi.
Maneschi Francesco fu Giovanni di 25 anni, contadino. Condannato a 1 anno.
Morelli Andrea fu Ercole di 19 anni, sarto. Condannato a 1 anno e 6 mesi.
Nicolini Massimiliano detto Roberto di Felice di 30 anni, calzolaio. Condannato a 16 anni.
Rocchi Augusto di Giuseppe di 18 anni, fabbro. Condannato a 4 anni.
Rossi Andrea fu Ceccardo di 28 anni, contadino. Condannato a 4 anni e 6 mesi.
Rossi Dante di Giuseppe di 18 anni, bracciante. Condannato a 3 anni e 9 mesi.
Stefani Ersilio di Domenico di 19 anni, cavatore. Condannato a 3 anni e 9 mesi.
Stefani Felice di Andrea di 19 anni, sarto. Condannato a 5 anni.
Vaira Aldiviero di Emilio di 17 anni, cavatore. Condannato a 2 anni e 3 mesi.
Vaira Ulderico fu Florindo di 26 anni, sarto. Condannato a 1 anni e 6 mesi.
Bibliografia:
- Anarchismo a Carrara e nei paesi del marmo, dall'internazionale ai moti del '94. Ugo fedeli, La Cooperativa Tipolitografica di Carrara, gennaio 2004
- Castelpoggio. Un paese del comune di Carrara con mille anni della sua storia" di Don Angelo Ricci. Edizioni Centro Studi storia locale, 1984
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