Le connessioni tra Michelangelo Buonarroti e Castelpoggio sembrano essere varie, ci sono documenti ufficiali, leggende e possibili opere del maestro fiorentino. Un documento insindacabile è il contratto, presente negli atti del notaro Perlanciotto (Archivio di Stato di Massa), tra Buonarroti e Jacopo Pollina di Castelpoggio.
"Nel nome del Signore, il giorno 22 aprile 1521.
Jacopo, dicto Pollina già de Thomeo, da Casapozi, villa di Carrara; Francesco, dicto Bello, già di Jacopo Vanelli da Torano, villa di Carrara; Jacopo già di Piero Guidi di Torano predicto etc., costituiti avanti a me notaro hanno confessato et pubblicamente hanno declarato havere havuto dallo eccellentissimo homo Maestro Michel Angiolo fu di Ludovico Bonarota, presente, ducati 100 d'oro. Et sono dicti danari per arra di una certa quantità di marmi, la quale secondo il numero de li pezzi et le misure alli prenominati scripte et designate per mano di dicto M° Michel Angiolo et sottoscritte per mano di me notaro infrascritto epse parti di comune concordia hanno stimato essere circa de carrate 200, o più o meno, secondo saranno.
La qual quantità di marmi li prenominati hanno promesso di farla secondo dette misure per di qui a mesi 18 proximo hanno a venire, et spetialmente fare delli dicti marmi figure tre et più se potranno per di quì a tutto il mese di luglio prox.hae a venire. Dichiarando che sieno et debbino essere cavati dalla cava, che fue del Mancino Jampaulo di Casone, posta al Polvaccio, et oltre a questo siano di marmo vivo et non cotto, bianco et senza vene, macchie et peli alcuni et di quella posta di mermo cavato alla cava posta al Polvaccio de li prenominati per loro al presente dato et consignato al prefato M° Michel Angiolo ch'è, come si dice, di circa carrate 7 non abozato, dove sarà il segno del pref. M° Michel Angiolo et similmente di quella sorta et qualità di marmo che sono stati li altri per loro dati per lo passato al pref. M° Michel Angiolo, purchè siano netti ut sopra maxime quelli che sono per fare figure, ma li altri per il quadro quantunque habessimo alcune venette ma non molto,ita che non sia cosa dishonesta, si abbino acceptare...
Et perche il pref. M° Michel Angiolo fa fare dicti marmi per la sagrestia di San Lorenzo di Fiorenza, l'opera de li quali marmi lo Rev.mo Cardinale De Madici gli fa fare, come epso M° Michel Angiolo disse, pertanto per pacto expresso è stato convenuto fra epse parti che se il pref. Rev.mo Cardinale per alcuna cagione non volesse che dicta opera andasse inanti, ovvero per dicto M° Michel Angiolo sia tenuto et obbligato pigliarsi tutti quelli marmi che saranno fatti in quel tempo, quando li predominati haveranno hauto scientia et notitia della volontà del pref. Rev.mo Cardinale et dicto M° Michel Angiolo et non altrimenti.
Actum Carrariae in domo Francisci Pelliccia, sita in la strada del Bozo, solita residentia dicti Magistri Michaelliangeli presente, etc."
Qualcuno azzarda che il genio di Michelangelo abbia anche regalato un tesoro al nostro paesello. La bellissima scultura del 1500 rappresentante la Madonna con Bambino, posta dietro l'altare maggiore della Chiesa, sopra al coro, infatti, viene attribuita da alcuni alla scuola michelangiolesca se non proprio al maestro stesso. Il pregevole ed ammirato bassorilievo risulta scolpito da un unico blocco di cm. 70 x 60. La madonna si trova all'intero di una nicchia formata da arco a tutto sesto, all'esterno della quale in alto troviamo il sole e la luna che simboleggiano forse, rispettivamente, il Nuovo ed il Vecchio Testamento. In basso due speculari figure d'albero che sormontano tre colli integrate da due lettere P ed S. Sotto l'iscrizione latina la cui traduzione può essere "Chiesa di S.Maria, di giuspatronato della Vicinanza di Castelpoggio. Anno del Signore M.DI.VI.XVII Marzo"
Foto: Italia Nostra Sezione Apuo-Lunense
Infine anche nel libro "Michelangelo's Mountain" di Eric Scigliano, pubblicato negli USA nel 2005 a cura della Free Press di New York, che narra dei legami di Michelangelo con il territorio apuano, si nomina Castelpoggio ed un crocifisso scolpito dal maestro. Riportiamo la nostra traduzione del testo che si trova a pagina 194 del libro:
"La regione di Apuana è ricca di manufatti accreditati da leggende locali a Michelangelo; "Michelangelo ha scolpito qui" è un motivo tanto ricorrente da queste parti quanto "George Washington ha dormito qui" lo è negli Stati Uniti orientali. C'è una scultura sul portale della chiesa di Ortonovo, giusto a nord di Carrara; un crocifisso nella chiesa del paese di Castelpoggio; ed un altro nella chiesa degli Apostoli San Rocco e Giacomo a Massa, del quale il giovane prete della parrocchia mi ha detto che nessuno ha mai avuto idea del tesoro conservato in chiesa fino a che un messo da Firenze non venne a dare la notizia. Tutte queste pretese sembrano improbabili, comunque non proprio impossibili visto che poco fa, nella primavera del 2004, un altro esperto a attribuito a Michelangelo un piccolo crocifisso in legno a Firenze".
perche michelangelo non voleva strisce nere sul marmo
Scritto da: alessio | 17 febbraio 2007 a 00:04