La via Francigena è quella strada o fascio di strade che da Canterbury portava in pellegrinaggio a Roma migliaia di viandanti di tutta Europa. Ebbe maggior importanza all'inizio del secondo millennio in epoca medievale quando si intensifico il flusso di anime in penitenza verso la Roma cristiana, luogo del martirio dei Santi Pietro e Paolo. La Francigena non era solo un percorso per pellegrini ma anche un importante via per le comunicazioni fra località, per gli scambi ed i commerci, nonché per gli spostamenti militari. Nel 1994 la Via Francigena è stata dichiarata "Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa" assumendo, un importanza sovranazionale, al pari del Cammino di Santiago. Il percorso ufficiale si basa sul diario di viaggio di Sigerico, Arcivescovo di Canterbury, che ci ha lasciato una preziosa testimonianza del tragitto compiuto da Roma a Calais (79 giorni di cammino effettivo, oltre 1600 chilometri percorsi).
Nel nostro territorio il percorso aveva un punto di riferimento ben preciso in Avenza, la direttrice principale poi proseguiva a ponente per Luni e Sarzana ed a levante per Montignoso e Massa. Come abbiamo detto però la Francigena era formata da un intreccio di strade non da un solo tracciato, con questa certezza viene ad assumere una grande importanza la variante per Castelpoggio.
Pietro Di Pierro, famoso storico locale, nel sul libro "Il Castello di Avenza sulla via Francigena" del 2000, definisce l'arteria che da Avenza passava per il sito ospedaliero di S.S. Giacomo a Carrara, poi risaliva a Castelpoggio, ospedale di Monte Forca, per raggiungere la Lunigiana interna, una della più importanti varianti della via Francigena nel nostro territorio.
Sicuramente la variante di cui parliamo Avenza - Carrara - Gragnana - Noceto - Castelpoggio - Fosdinovo - Aulla assunse la veste di variante, scorciatoia non proprio con la nascita della Francigena ma un po’ più tardi verso il XII secolo con lo sviluppo della attività commerciali in Europa, come conferma in molti suoi libri il Prof. Renato Stopani, tra i maggiori esperti del settore, creatore del Centro Studi Romei.
Neppure è azzardato prendere in considerazione, visto l’affinità storica del paese con Luni, un altra mulattiera che proprio da Luni, posta sulla direttrice principale, deviasse per Casano e salisse a Castelpoggio per valicare ancora il Monte Forca e scendere in Lunigiana Occidentale.
Oltre alle due mulattiere tutt’oggi esistenti ed a tratti ancora ben selciate, danno prova dell'importanza di Castelpoggio come incrocio di antiche vie di comunicazione legate alla Francigena, l'esistenza sul Monte Forca già nel 1151, di un "Hospitale", che serviva da ricovero per i pellegrini. Il 3 dicembre di quell'anno infatti un atto notarile del Codice Pelavicino sancisce la vendita dell'Ospedale che passa dalle mani del Vescovo di Lucca a quelle dei Canonici Lateranensi sempre di Lucca (da notare che Lucca è uno dei punti di riferimento della direttrice principale della via Francigena in Toscana).
Foto tratta da www.wikipedia.it
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La via francigena di Enzo De Fazio
Bibliografia:
- Pietro Di Pierro, Il Castello di Avenza sulla via Francigena, 2000
- Paolo Micheli Pellegrini, A proposito del rapporto fra Carrara e la via Francigena, 1996
- Angelo Ricci, Castelpoggio Un paese del comune di Carrara con mille anni della sua storia
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