VIA EMILIA
Fin dal momento della sua costruzione 1850 la strada statale 446, che attaversa interamente il paese, nel tratto che da Carrara Porta a Fosdinovo fu chiamata Via Emilia perche serviva agli Estensi per raggiungere Modena.
PIAZZA RICCI PRIMO (Ex Piazza della Dogana)
La piazza
principale del paese, sita lungo la strada statale 446. La piazza,
principale, luogo di ritrovo è dedicata al Partigiano della formazione
Parodi, Ricci Primo di Castelpoggio, vittima dei nazifascisti a soli 20
anni, durante la seconda guerra mondiale nei pressi di Casano. Prima di
essere intitolata al martire della libertà il suo nome era Piazza della
Dogana in ricordo delle insediamento in loco della stazione della
guardia di finanza Estense. Ancora oggi è in uso il nome Dogana.
SALITA CASA NOVA
Vicolo che parte da Piazza Primo Ricci e sale fino a località "poggio". Chiamata cosi perche nel XVII secolo vi fù costruita una prima casa separata dal vecchio borgo.
VIA DELLA TECCHIA
La strada parte da Piazza Ricci Primo ed è
la parte iniziale del sentiero 188 del CAI, che porta fino al passo
della Gabellaccia. Il nome deriva proprio dalla famosa Tecchia della
Gabellaccia parete rocciosa ricca di gotte sede di importanti
ritrovamenti archeologici. Fu costruita nel 1816 per collegare Castelpoggio alla via del sale che dal Pontestorto saliva fino all'Emilia.
VIA VASCO VENTURELLI (Ex Via Torre e Via del Castello)
La strada più lunga dal paese, lo attraversa quasi interamente da piazza Ricci Primo fino ad arrivare al borgo antico detto "castello". Vasco Venturelli di Carrara era un eroe, aveva appena 25 anni quando la sua vita fù stroncata dalla mitragliatrice di un comando tedesco "alla Dogana". Il 30 novembre del 1944 e in tutto Castelpoggio riecheggiarono i colpi che uno dietro l'altro squarciavano il petto di un giovane che moriva guardando il nemico e gridando Viva l'Italia. Quando l'ufficiale gli chiese di esprimere l'ultimo desiderio il giovane augurò la vita agli altri, mentre la sua si spegneva.
Il primo tratto della strada dalla Dogana alla chiesa si chiamava Via Torre in onore della torre eretta nel 1581 dal Principe di Massa nel luogo dove adesso si trova lo stabile delle vecchie scuole elementari. Il secondo tratto dalla Chiesa, al borgo era chiamata Via del Castello.
VICOLO ACQUA SPARTA
Il vicolo che interseca Via Vasco
Venturelli all'altezza dell'ambulatorio medico porta il nome della
localita terminale della starda per Campocecina, a pochi passi dal
belvedere. Adesso sede del museo dedicato alla Shoah e del relativo
parco scultoreo.
VIA CHIASSO BASTIONE
Si trova alla nostra destra scendendo la scalinata di Via Vasco Venturelli che porta alla Chiesa. Chiamata cosi perche forse in passato erano presenti i bastioni della vecchia torre.
PIAZZA SANTA MARIA
La piazza di fronte alla chiesa, dotata
di una ampia terrazza panoramica cui vista spazia da Livorno fino a
bocca di magra e glofo della Spezia. Il nome della piazza è dedicato
alla Natività della Vergine Maria titolare anche della parrocchia.
VIA DEL FOSSO
Piccolo pezzo di strada che va da Piazza Santa Maria alla Via Emilia in localita "Fosso". Prende il nome proprio dalla quest'ultima località.
VIA TRENTO (ex Via Noceto)
Parte da Piazza Santa Maria fino a congiungersi con la mulattiera che porta a Noceto. Prima si chiamava Via Noceto proprio perche conduceva al vicino paese. Ancora adesso popolarmente viene chiamata "MiaTerra".
SALITA DON FLORINDO BONOMI (ex Salita al Castello)
Piccola strada contornata da portici sita nell'antico borgo mediovale "castello". Don Florindo Bonomi fu cappellano di Fosdinovo, membro fondatore del Comitato di Liberazione Nazionale dello stesso paese, ucciso dai tedeschi il 17 settembre 1944 presso Gragnola, in seguito a una rappresaglia nazista. Era nato nel 1918 a Montedeibianchi poi trasferitosi a Carrara insieme alla sua famiglia. La starada anticamente si chiamava Salita al Castello
VIA GIACOMO RICCI
E' il nome della strada asfaltata che che da castelpoggio (bivio) porta a Noceto. Proveniente da Fivizzano, Giacomo Ricci fù fra i principali animatori dei Moti repubblicani in lunigiana, è menzionato più volte nei carteggi mazziniani fu infatti suo emissario.
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