Percorrendo il sentiero del C.A.I. numero 185 che parte proprio dal nostro paesello (540 metri s.l.m.) si possono raggiungere le grotte della Gabellaccia (895 metri s.l.m.). Il percorso escursionistico tecnicamente parlando è di tipo: facile. Mano a mano che si sale si va incontrando ambienti differenti, molto interessanti sia dal punto di vista ambientale che da quello storico-documentario. Troviamo aree terrazzate per l'agricoltura, castegneti, macchia mediterranea, boschi di carpino e leccio, fino ad arrivare alle aree rocciose con la cartteristica vegetazione di alta montagna.
Un gruppo di tecnici tra cui il Dott. Agronomo Guido Iacono, e l’architetto Andrea Porchera, hanno realizzato studi e interventi per conto del Parco delle Apuane. Uno di questi è stato il recupero del sentiero attraverso il ripristino, con tecniche di Ingegneria naturalistica, della frana che si è staccata dopo il fosso detto della Leccia, pulizia del sentiero, sistemazione di alcune staccionate a inizio sentiero e alla fine, cartellonistica lungo il percorso, raccordo per giungere alle grotte della Tecchia.
Alleghiamo una sintesi della relazione di inquadramento vegetazionale
di Castelpoggio, propedeutica agli interventi di ripristino ambientale
eseguiti negli ultimi due anni.
Descrizione ecologica e botanica
Fonte: Dott. Agronomo Guido Iacono: Recupero e valorizzazione del patrimonio boschivo del comune di Carrara - 1999
Da punto di vista storico invece il sentiro ha una storia che spazia dell’età preistorica fino ai girni nostri: Nelle grotte che troviamo, salendo, alla nostra sinistra poco prima di arrivare alla Gabellaccia, sono stati rinvenuti reperti preistorici che vanno dal neolitico all’eneolitico. Fu antica via di comunicazione che metteva in comunicazione la toscana del mare con la Lunigiana e l'appennino, nel setteciento come dimostra il rudere in localita Gabbellaccia divenne sede della stazione di dogana tra gli Stati Estensi ed il Granducato di Toscana. Inoltre fu teatro nella seconda guerra mondiale, della difesa della Linea Gotica, e delle incursioni partigiane, lungo il percorso vicino alle grotte sopradescritte si possono ammirare i resti delle vecchie trincee.
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