Tra marzo 1944 e aprile 1945 nelle rappresaglie a Castelpoggio, furono uccisi 33 civili di cui:
21 agosto 1944 In seguito all'uccisione di due soldati della Wehrmacht in località Ponte Storto ad opera del gruppo Elio, presso Castelpoggio, il paese venne assediato e tutti i civili presenti rastrellati. Le SS (Comando: XIV. Panzer-Korps. Truppe: 16. SS-Panzer-Grenadier-Division "RFSS": SS-Panzer-Nachrichten-Abteilung) fucilarono 5 uomini incontrati lungo la strada: Pilade Giromini, Alberto Giromini (di Pilade), Ottaviano Posterli, Giuseppa Freggi, Maria Giacomeri.
25 agosto 1944 6 giovani fucilati a Villa Fabbricotti.
29 novembre 1944 6 morti. Distrutte il 60% delle case
Una breve descrizione delle prime stragi
Alle ore 18.30 circa del giorno precedente, domenica 20 agosto 1944, una camionetta delle forze armate germaniche attraversa a forte velocità la frazione di CASTELPOGGIO e prosegue verso Gragnana. A bordo della camionetta vi sono tre militari nazisti. Dopo qualche istante, gli abitanti di Castelpoggio odono gli echi di una violenta e breve sparatoria, cui segue un cupo silenzio ed il tutto provoca negli abitanti di quella povera Frazione un clima di terrore per la probabile rappresaglia dei criminali invasori, come era già accaduto giorni prima a Valla, a Bardine S. Terenzo ed a Fosdinovo. Gran parte di tale popolazione abbandona la località, rifugiandosi nei boschi, a Noceto, a Gassano e persino a Carrara e porta seco le cose migliori e, soprattutto le poche provviste. Lunedì 21 agosto 1944, di prima mattina, il Parroco don Corsini celebra la Messa e poi - con gli ultimi abitanti - abbandona il paese che, però, non resta deserto. C'è qualcuno che è rimasto a difendere la propria casa; c'è qualcuno che, già messosi in salvo, ritorna a Castelpoggio per salvare qualche cosa dimenticata per la fretta. Ma verso le ore 8.30, a quanti hanno trovato rifugio nei boschi giunge il rumore di motori in avvicinamento: sono gli automezzi militari del feroce nemico che salgono a Castelpoggio... Ecco che l'orda nazista, piena d'odio e decisa ad atroce vendetta piomba sul paese. Saltati dai camion quei criminali piazzano le mitragliatrici per un fuoco incrociato e le raffiche senza interruzione falciano soprattutto in direzione dei boschi. Gruppi di nazisti sfondano le porte, entrano nelle case, le saccheggiano ed appiccano il fuoco. Quei pochi abitanti che vi erano rimasti vengono trucidati o muoiono bruciati vivi... Castelpoggio è letteralmente distrutta, ma nei giorni successivi, cioè il 22 ed il 23 agosto, pattuglie naziste vi ritornano, senza reperire anima vivente e, malgrado ciò, aprono il fuoco con i loro mitragliatori (117).
Una ventina di persone, originarie di Carrara e sfollate a Castelpoggio, rastrellate dalla soldataglia nazista, alla sera del 21 agosto vengono caricate su delle camionette e partono per ignota destinazione.
Il 25 agosto 1944 Soldataglia nazista conduce a Castelpoggio, un gruppo di persone catturate in località confinanti . L'intero gruppo, condotto nel parco della "Villa Fabbricotti", viene annientato con la mitraglia. I poveri corpi rimasero abbandonati sul terreno del parco per più giorni e soltanto per l'interessamento di un Sacerdote, don Angelo Ricci, fu avvertita la Pubblica Assistenza di Carrara che provvide a raccogliere i cadaveri ormai imputriditi ed a seppellirli nel Cimitero di Gragnana (124).
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Diario di diciassette mesi di sofferenze e di eroismi "testo integrale del libro di Ugo Jona (1992)" A.N.F.I.M.
FOTO DI CASTELPOGGIO POST GUERRA 21/08/1944
VIDEO LIBERAZIONE PROGRESSIVA DELLA TOSCANA
Bibliografia:
- La Resistenza continua, s.e., s.l. 1968, 71 pp.
http://www.cultura.toscana.it/eccidi/pubblicazioni/ opere_province_apuania.shtml
- ANPI Pisa
- La Resistenza apuana: luglio 1943 - aprile 1945, Longanesi & C., Milano 1973, 277 pp.
http://www.cultura.toscana.it/eccidi/pubblicazioni/ opere_province_apuania.shtml
- Centro Studi storia locale della Basilica Cattedrale di Massa, La Chiesa di Apuania durante la guerra (1939-1945), Tipografica leberit, Roma 1985, 114 pp.
http://www.cultura.toscana.it/eccidi/pubblicazioni/ opere_province_apuania.shtml
- Galletto Lido, Memorie e documenti sulle vicende della popolazione delle Prealpi Occidentali Apuane, della Bassa Lunigiana e dei paesi a monte di Carrara, Ceccotti editore, Massa 1999, 127 pp.
http://www.cultura.toscana.it/eccidi/pubblicazioni/ opere_province_apuania.shtml
- http://www.cultura.toscana.it/eccidi/
- http://www.sissco.it/attivita/sem-set-2001/abstracts/ pezzino-relazione.doc.
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