Tutto esaurito al camposanto Castelpoggio paese dimenticato, per i vivi e anche per i morti. Troppi i problemi sofferti dalla frazione montana e, primo fra tutti, quello che piu' sconvolge la gente e' che non c'e' pace neanche per i defunti. "Sull'ampliamento del cimitero di Castelpoggio, sono state fatte tante promesse, ma - scrive un gruppo di abitanti - mai mantenute fino in fondo e non e' migliorato niente". Una storia tragica che, per l'assenza di spazio, costrinse persino gli abitanti, ad affittare le nicchie murate acquistate da altri che se le erano assicurate da tempo. Era il 1999 quando si parlo' di "sette salme in affitto", un espediente escogitato per non ritrovarsi i propri cari seppelliti lontani dal paese, come e' accaduto ad alcuni. Adesso non solo mancano i loculi, ma neanche a terra c'e' piu' posto. Ma il cimitero ha anche altri problemi pressanti; per dirne uno importante, gli alberi che vi sono dentro, ormai secchi e vecchi, i cui rami potrebbero da un momento all'altro cadere in testa a qualcuno. Non solo, ma sta diventando davvero pericoloso anche entrare nel cimitero perche' c'e' una fuoriscita di acqua vicino alla fontana e i piu' anziani potrebbero scivolare nel passaggio. Abbiamo iniziato con il cimitero, ma il conto dei disagi di cui soffre il paese non risparmia nemmeno la scuola in cui non funzionano le fognature e quando piove si crea un acquitrino. Poi, le statue del Simposio che a Castelpoggio giacciono addirittura a terra. "A cinquecento metri dal paese - scrivono nell'elenco di reclami gli abitanti di Castelpoggio - nella strada che porta alla citta' ci sono degli alberi che stanno invadendo la strada e alcuni di questi sono quasi sradicati. Dobbiamo aspettare un incidente? In paese poi l'illuminazione e' troppo scarsa, non funzionano da tempo quattro punti luce e nessuno ci ha pensato". di Cristina Guala Dal quotidiano LA NAZIONE (cronaca di Carrra)