Una storia dal sapore amaro, una notte di paura e impotenza mista a rabbia, cosi' puo' sembrare la disavventura che ha colpito Paola Farina, ventiquattrenne di Castelpoggio che due sere fa e' stata vittima di un incidente domestico che l'ha portata urgentemente all'ospedale cittadino per una bella ustione alla faccia causata dall'olio bollente. Paola viene visitata al pronto soccorso e dopo esser stata medicata con una soluzione fisiologica, viene rimandata a casa con il solo consiglio di assumere un qualsiasi antidolorifico per lenire l'eventuale bruciore e di tamponare il viso con uno straccio bagnato. Al rientro a casa inizia il calvario della giovane ragazza che lamenta forti bruciori alla faccia ustionata, probabilmente non attenuati con il "consiglio medico" del pronto soccorso. La madre della ragazza, allarmata dal fastidio sempre piu' acuto della figlia, decide di telefonare all'ospedale di Massa (reparto dermatologia) per chiedere consigli e viene sollecitata a raggiungere al piu' presto l'ospedale per ulteriori accertamenti. Convinta di trovare finalmente la giusta medicazione a Massa Paola viene addirittura rispedita al mittente ed invitata a tornare la mattina seguente perche' il referto medico del pronto soccorso di Carrara non viene accettato e la visita dermatologica non le viene concessa. Meno male che piu' tardi viene raggiunto il medico di condotta dott. Pezzica che prescrive alla sua paziente ormai esausta la cura giusta per uscire da questa orribile serataccia che l'ha sfortunatamente coinvolta. "Non abbiamo parole-chiude polemicamente la madre della ragazza- bella sanita' anche qui da noi, a Carrara ci portan via tutto, a Massa ci trattano come degli zingari. Una notte di paura, scorrazzati da un ospedale all'altro senza risolvere nulla, solo paura, rabbia e delusione". di ANDREA GIROMINI Dal quotidiano LA NAZIONE (cronaca di Carrra)